venerdì 9 maggio 2008

sFiDa...TeNzOnE!

Godi,godi di tutto finchè puoi...

Presto sarai di nuovo tra le mie mani...

lunedì 31 marzo 2008

vOlGaRiTà E mAlDiCeNzE


...credo che tu,"piccolo omuncolo",sia solo tanta apparenza.

Credo tu sia un musicista negato,uno che fa sembrare genio chiunque abbia preso in mano uno strumento da qualche settimana.e poi,musicista!che parolona,mi vergogno ad usarla nei tuoi confronti...

Ipocrita,stupido,sei quello che non vorrei mai diventare,al quale mi avvicinerei solo per sputare sul viso...credi di essere simpatico,divertente,affabile...sei solo un decelebrato mentale,ti permetti di dare giudizi su chi non conosci,ti prendi il compito di fare l'identikit a chiunque ti si avvicini...

Devo farti i complimenti per essere così falso,e la tua compagna ti si addice notevolmente,ti consiglio di sposarla lo dico solo ed esclusivamente per il tuo bene,una così idiota non la trovi tutti i giorni...


Cucinerò per te un bel gulash agli escrementi,spero che gradirai,sei di bocca buona,mi pare...

Ah...a proposito,non sto parlando del mio rivale...sto parlando di te...e dovresti saperlo,visto che ti prendi la comodità di parlare degli altri senza fare la loro conoscenza,con questa nonchalance che contraddistingue solo gli idioti come te...

Non chiedo mai esami di coscienza,e non lo farò oggi,visto che tu,difficilmente userai il cervello per fare una cosa così impegnativa...conta pure i tuoi soldi,e conta anche le tue vittorie condite di irrefrenabile e becero umorismo...anche gli stolti come te hanno una vita e devono dimostrare di averla...

Anche io,per molto tempo,ho pensato che essere come te sarebbe stato formidabile...ma senza l'arguzia del male si è solo stupidi e niente più...la mia "malvagità" è una deformita che non puoi avere il lusso di permetterti,neanche con le tue case al mare,con le tue donne,con le tue feste...

Ancora attendo il cadavere della mia coscienza passare su questo fiume...aspettare non mi ha mai fatto male,e credo che attenderò volentieri qualche anno ancora,per vedere dove sarai,e magari allora,a ridere potrei essere io,dal basso del mio cunicolo...

martedì 25 dicembre 2007

nElL'iNfErNo DeL nAtAlE






Oggi ho vinto io.







Ho vinto sul mio alter ego,e non facendo assolutamente niente per portare a termine l'intento.




Ho solo guardato,visto,ascoltato e goduto.

Questo è un regalo di Natale!Vederlo sconfitto,vedere che non può cambiare,che non può essere altro che sè stesso.Vederlo preso per il culo dalla sua ex,che tranquillamente stava già frequentando qualcun altro,è stato un totale godimento.Vederlo morto dentro,deluso da se è stesso per non aver capito prima o per non aver concluso prima questa benedetta faccenda che dura da almeno due anni è stato come aver capito tutto dell'esistenza.


La cosa che mi ha sorpreso è il non averlo visto piangere,e capire che nel suo cuore non aleggiava un amore spezzato,un sentimento profondo colpito in pieno.C'era solo delusione,ma bastava quel tanto per sentirmi trionfante sulla sua speranza,sulla sua positività,sul suo continuo credere all'amore e ai miracoli.






Che fosse stato usato come porto franco o come ultima spiaggia o che non fosse vero niente non importava...la sua tristezza mi ha dato forza,la sua profonda amarezza mi ha dato corpo e spirito quel tanto da pormi su di lui come un vittorioso conquistatore...l'ho visto cadere per terra,ubriaco marcio,l'ho visto vomitare l'anima senza per questo versare neanche una lacrima...la sua lesa dignità di "uomo" mi faceva sentire più forte.



Ed inutili sono state le parole del suo amico,inutili le rinfrancanti parole di stima,inutili le considerazioni sulla vita e sul suo futuro...inutile,tutto inutile.



Aleggiava in lui il desiderio di un qualcosa che non esisteva,aleggiava in lui il vuoto.



Era vuoto,privo di ogni cosa:speranza,fede,positività,franchezza,autostima...una specie di bara vuota pronta ad accogliere il mio cadavere,il mio corpo,il mio essere che presto sarà di nuovo un tutt'uno con lui...sono tornato nell'inferno di questo Natale e ora che sono ad un passo dal mio trionfo,non posso che crogiolarmi e gigioneggiare,aspettando l'ennesima mazzata che lo ucciderà completamente come uomo,come persona,come artista.


Finalmente,in questo giorno di letizia per il mondo,sto per assaporare una vittoria che da tanto tempo bramavo...quante battaglie ha vinto lui...ma io ho vinto la GUERRA!
Le nuvole nere che annunciavano questa tremenda disgrazia sono state l'ideale cornice all'idillio di questa storia...il vento,il mare calmo,il suo animo lacerato dalla bassa stima di sè,il suo corpo sofferente,il suo naso sanguinante per i capillari scoppiati dal troppo alcool,il suo stordimento...il sipario sta per chiudersi su questa triste commedia che è la sua esistenza...che orrore!Che gioia!

Il mio regalo di Natale,mio eterno rivale,mio testardo nemico...non hai vinto contro il tuo destino...come ho sempre sostenuto,la vita di stampo verghiano che ti si è cucita addosso è oramai una legge dalla quale non scapperai più...ci hai provato,notevole intento,devo dire che mi hai letteralmente stupito,mi hai sorpreso,e mi hai anche ferito mortalmente...ma sono un osso duro io...pensavi che forse avrei mollato la presa,ma subdolamente sono riuscito a tentare l'agguato,alla fine ti ho sconfitto,ho tratto la mia forza dal tuo dolore,l'ho assorbito come si assorbe energia...niente più lacrime caro,ho preso anche quelle...sei vuoto,completamente perso e vuoto,hai pagato con la tua anima il tributo che mi dovevi ed ora ritorni a me,come un patto col Demonio...





sto aspettando di vedere passare il tuo cadavere su questo fiume che è il tuo scontento,la tua delusione...e presto ti vedrò...ti vedrò...


buon maledetto,infernale Natale,nemico mio!!!







lunedì 10 dicembre 2007

l'EnNeSiMo ErRoRe



...mesi e mesi di silenzio...una specie di catarsi sembrava avermi colpito,mentre edonisticamente continuavo a fissare quello spiraglio di luce come se fosse il mio ultimo momento di vita.

Paura,paura senza mezzi termini,paura vera di aver finalmente raggiunto uno scopo,forse il minimo per una creatura quale io sono,ma un traguardo tanto agognato che sembrava irreale,ora,nella sua concretizzazione,tale da rendermi immobile,senza nessuna possibilità di gesto,parola,emozione,pensiero.Il nulla.


Mi ridestai da questa staticità quasi come fosse stato il risvegliarsi da un lungo sogno;il primo pensiero andò al mio stomaco,alla mia fame immensa,alla mia sete,alla necessità di riempire la mia gola con qualcosa che fosse concreto,con qualcosa che fosse il più distante possibile dalla parvenza di un'idea,un pensiero,una serie di parole concatenate l'una all'altra.La mente,in modo quasi istintivo,si posò successivamente su di un'altra cosa che mi premeva:LUI,il mio eterno rivale,il mio antagonista e al contempo stesso la mia umana coscienza.Cosa aveva fatto in tutto questo tempo?

Già,facile per lui,umana consistenza ed essere concreto,liberarsi del pensiero di me grazie alle sue quotidianità varie...per me,come per Sherlock Holmes con Moriarty,era indispensabile sapere di lui...la sua fine è la mia,in fondo..."se io esisto e sto respirando" -dicevo fra me e me- "significa che LUI è ancora vivo e vegeto,o per lo meno esiste ancora,respira quanto me,pensa...".


Seppi che aveva cambiato abitazione...era tornato dai suoi genitori (abbastanza prevedibile),e aveva trovato lavoro in una fabbrica...LUI???IN FABBRICA???


Un sorriso di scherno ruppe le mie rugose fattezze...quale divinità celeste aveva compiuto questa specie di miracolo?UN LAVORO IN REGOLA...insomma,si stava adattando,niente di più dolce poteva suonare alle mie orecchie,il vederlo conformarsi,il vederlo dover obbedire e sottostare a dei comandi...LUI,che era "contro",lui che credeva in una libertà interiore differente era finalmente sceso dalla sua intellettualità,dalla sua "artisticità",da quel piedistallo invisibile sul quale lui non si poggiava,ma dietro al quale si nascondeva...finalmente aveva capito,aveva ceduto il passo alla legge dell'umana assimilazione...era niente più ora che un omino in bianco,stanco e distrutto dalla fatica,che inseguiva negli spazi liberi ancora il suo sogno,ma con troppe responsabilità per decidere di mollare il colpo...dimostrare a sè stessi di reggere il confronto,quello lo aveva fregato,il suo amore perduto che nella testa echeggiava con quelle parole di scherno a definirlo una persona "senza arte nè parte" aveva finalmente preso il sopravvento,era finalmente caduto sotto le cessanti pressioni del suo pensiero,della sua coscienza,delle MIE parole...mi sentivo vittorioso,come se avessi vinto la guerra decisiva,il mio posto nella sua anima si faceva sempre piùvisibile,più concreto...sarei potuto tornare a dominare il suo mondo,sarei potuto tornare a nascondermi in lui per poter finalmente riprendere a vivere attraverso lui...


"Errore,caro mio,grosso errore...tremendo errore!" mi ripetevo dentro,pensando a quell'essere che tanto mi aveva dato da fare in questi anni..."sei mio,sei di nuovo mio,mi appartieni,mi sei sempre appartenuto..."...volevo vederlo,dovevo vederlo...


Ma a casa sua,nessuna traccia...dagli amici...niente...


Dove poteva essere?

Ad un tratto,mentre vagavo tra le ombre della città,eccolo in compagnia di due ragazze,con il suo bicchiere di vino in mano e la sua consueta postura da "uomo vissuto".Non era cambiato per niente,se non per un paio di baffi che a dire il vero non gli stavano neanche male,ma non gli ho mai fatto un complimento...e quella non sarebbe certo stata la prima volta...


Decisi di seguirlo,a vedere se avrebbe confermato i miei sospetti sul suo conto...se anche fosse riuscito a portarsi a letto una di loro,avrei sicuramente ricevuto un brutto colpo alla mia autostima,quantomeno avrei avuto a che fare con una persona differente da quella che avevo lasciato...e questo mi avrebbe potuto destabilizzare non poco...se avesse avuto laforza per tenermi testa?se avesse avuto i mezzi,acquistati in tutto questo tempo,per potermi eliminare?Avevo bisogno di sapere,dovevo documentarmi,spiarlo,osservarlo,capire...


Ma presto potei tirare un sospiro di sollievo...amiche,solo amiche...era il solito idiota di sempre,per lui non era cambiato molto...il passato lo inseguiva come sempre,il presente gravava sulle sue deboli spalle,il futuro per lui era solo il tempo che doveva trascorrere da lì a poche ore più tardi...


Niente di più che una tranquilla serata al cinema,condita da un'offerta di lavoro allettante (e questo mi seccò non poco...),e una birra al pub...insomma,era già troppo positiva quella serata per lui...non sopporto quando le cose sembrano "girare bene" per lui,perchè si allontana troppo da me,non si predisporrebbe più ad accogliermi...mi sentivo un po' disarmato,anche se il destino ha modi di operare che sfuggono anche alla mia mente elevata di mostro...

Sembrava tutto perfetto,al pub,quand'eccolo imbattersi nelsuo amore perduto...non potevo aspettarmi niente di più perfetto per destabilizzarlo...la sua LEI era con un'amica,e devo dire che mi sembrò sorpresa di vederlo accompagnato ad un'altra...

Lui sembrò dannatamente naturale,e fu in quel momento che decisi di entrare in azione...


Lei iniziò subito con i convenevoli...


"Ciao...chi è quella?"


Non potevo aspettare momento migliore..."digli che è la tua ragazza" suggerii io a mò di serpente tentatore...ma la sua coscienza lo spinse a dire il vero:


"Niente...un'amica..."




Lo sapevo!!!Il solito idiota coglione...tant è che,arrivato a casa,non riusciva a prendere sonno,tormentato dal pensiero della sua LEI e di quello che avrebbe potuto pensare...ad un tratto,dopo l'ennesima sigaretta spenta,si mise a guardare il soffitto,e a domandarsi sottovoce


"dove sta la felicità...dove?quando sarò felice?perchè succede sempre così sotto Natale..."


E fu in quel momento che,poggiando una mano sulle sue spalle,mi rivelai...la sua paura era netta,evidente,le sue parole non essitevano più...chiuse gli occhi per sfuggire allamia presenza,credendo che un qualsivoglia Dio aveva potuto proteggerlo da me...


ERRORE,caro mio,l'ennesimo ERRORE...FATALE ERRORE!!!!









giovedì 6 settembre 2007

gOlEm


mi accorgo
sempre di più
della mia carne

una parola,solo una parola

é vita che si crea da un alito,
é vita che si distrugge con un suono
che parte da dentro...

...la parola...
...una sola parola...
...fine ed inizio...



...golem...
...muto,sordo,a disposizione di chi pronuncia,
a chi ha il dono della parola...

GOLEM.


GOLEM.

giovedì 30 agosto 2007

EbBrO vAgO cErCaNdO...


...una fioca lue che si dipana sotto le mie palpabre...
no.
non è finita.
Ma come puo' essere?
Io,che desideravo con tanto ardire l'ultima paura dell'uomo...io,che conservavo ancora speranza nell'ultimo idillio terreno sono ancora qui.
fisicamente palpabile,sono ua presenza di carne.

Lei mi apparve come una madonna,scolpita in una rosea luce,un'arancione tristezza pervadeva i suoi capelli,scomposti nell'urlare afono del vento.
una brezza tagliente,pesante come una roccia di granito,si dipanava attraverso i suoi occhi.
sentivo freddo...e chiesi:
"Madre,oh,madre,puoi davvero tu salvarmi,puoi davvero portarmi via?Non ho ali per volare,solo queste fragili e gracili braccia e gambe di mostro,fa che le mie lacrime non siano state versate invano,salvami,dammi almeno la certezza che dove andro' saro' 
solo uno come tanti..."
Lei mi guardo' con aria severa prima,sfociando in una smorfia agrodolce che pareva la Mona Lisa,non sapeva se ridere o piangere.
Mi rispose:
"Non hai ali figlio mio,ma io te le donero'...sarai con me,ma non ora,non oggi..."

e ora sono qui,ancora vivo,di carne,visibile solo a me stesso,ma...che orrore,ora...

ho paura.

domenica 15 luglio 2007

tUnNeL

Tunnel.è tutto buio.queta vita si sta chiudendo...tunnel.tunnel.tunnel.Luce a tratti.
Zerbino,come un tappetino battuto sono steso a terra,sono lacrime queste?credo sia sangue nero,già,il mio sangue nero.
non mi importa se bambini muoiono di fame in Africa,a fare in culo il pianeta e l'ecosistema,gli animali,fanculo,chi se ne frega,che mi importa.
che mi importa di Dio,che cosa mi interessa dell'essere supremo?niente,niente mi tange o mi tocca,non ho cuore,ma solo sangue nero.
Mostro.sono un mostro.Tunnel...tunnel...sempre più in basso,in fondo,buio,buio e ancora buio.
non c'è molto da dire,solo ignorare il tichettio del tempo,c'è un orologio dentro,al posto di questo organo che chiamano cuore e che dovrebbe pulsare,contenere sentimenti,scrigno dell'anima che tutti sanno di avere ma che trascurano sino all'impotenza.c'é un orologio che ticchetta come il cuore rivelatore di Poe...tunnel,lo sento...tunnel...

sempre più buio.
non é la morte che mi spaventa,ma questo inesorabile senso di arrendevolezza che non riesco a dominare.

questo mare è da dove sono venuto,e le onde ora tornano a reclamare il loro tributo...la sabbia che mi ha formato si sta facendo sempre più umida.
un castello di sabbia che crolla...per dirla in tutta franchezza,più che un castello si tratta di una stalla,una vecchia stalla impolverata,senza l'ombra di un cavallo...mai utilizzata,mai utilizzata...

questa forma non è mai stata usata,neanche per contenere odio.

ecco cosa è il mostro.è la trasparenza,la mia forma eterea,perchè io sono etereo ai vostri occhi,come invisibile...un fantasma che attraversate quotidianamente nei vostri uffici,a scuola,in discoteca il sabato sera,nei locali in dei posti Vip...ovunque vi troviate attraversate un mostro venuto dal mare,inconsapevoli...io esisto solo per me.

Le onde chiamano.tunnel.tunnel e ancora una volta...tunnel...

eccomi qui,di fronte a questa riva,ad accettare l'ascolto di questo eterno tichettio...altro che cuore...altro che anima...altro che Dio...dove sei ora,Dio?dove?dove sei ora che l'ora del miracolo é arrivata?

tunnel.

le mani in tasca.tunnel.
l'acqua salata su di me come pioggia.

tunnel.

ritornero'?....davvero ritornerei?davvero?

tunnel.