...mesi e mesi di silenzio...una specie di catarsi sembrava avermi colpito,mentre edonisticamente continuavo a fissare quello spiraglio di luce come se fosse il mio ultimo momento di vita.
Paura,paura senza mezzi termini,paura vera di aver finalmente raggiunto uno scopo,forse il minimo per una creatura quale io sono,ma un traguardo tanto agognato che sembrava irreale,ora,nella sua concretizzazione,tale da rendermi immobile,senza nessuna possibilità di gesto,parola,emozione,pensiero.Il nulla.
Mi ridestai da questa staticità quasi come fosse stato il risvegliarsi da un lungo sogno;il primo pensiero andò al mio stomaco,alla mia fame immensa,alla mia sete,alla necessità di riempire la mia gola con qualcosa che fosse concreto,con qualcosa che fosse il più distante possibile dalla parvenza di un'idea,un pensiero,una serie di parole concatenate l'una all'altra.La mente,in modo quasi istintivo,si posò successivamente su di un'altra cosa che mi premeva:LUI,il mio eterno rivale,il mio antagonista e al contempo stesso la mia umana coscienza.Cosa aveva fatto in tutto questo tempo?
Già,facile per lui,umana consistenza ed essere concreto,liberarsi del pensiero di me grazie alle sue quotidianità varie...per me,come per Sherlock Holmes con Moriarty,era indispensabile sapere di lui...la sua fine è la mia,in fondo..."se io esisto e sto respirando" -dicevo fra me e me- "significa che LUI è ancora vivo e vegeto,o per lo meno esiste ancora,respira quanto me,pensa...".
Seppi che aveva cambiato abitazione...era tornato dai suoi genitori (abbastanza prevedibile),e aveva trovato lavoro in una fabbrica...LUI???IN FABBRICA???
Un sorriso di scherno ruppe le mie rugose fattezze...quale divinità celeste aveva compiuto questa specie di miracolo?UN LAVORO IN REGOLA...insomma,si stava adattando,niente di più dolce poteva suonare alle mie orecchie,il vederlo conformarsi,il vederlo dover obbedire e sottostare a dei comandi...LUI,che era "contro",lui che credeva in una libertà interiore differente era finalmente sceso dalla sua intellettualità,dalla sua "artisticità",da quel piedistallo invisibile sul quale lui non si poggiava,ma dietro al quale si nascondeva...finalmente aveva capito,aveva ceduto il passo alla legge dell'umana assimilazione...era niente più ora che un omino in bianco,stanco e distrutto dalla fatica,che inseguiva negli spazi liberi ancora il suo sogno,ma con troppe responsabilità per decidere di mollare il colpo...dimostrare a sè stessi di reggere il confronto,quello lo aveva fregato,il suo amore perduto che nella testa echeggiava con quelle parole di scherno a definirlo una persona "senza arte nè parte" aveva finalmente preso il sopravvento,era finalmente caduto sotto le cessanti pressioni del suo pensiero,della sua coscienza,delle MIE parole...mi sentivo vittorioso,come se avessi vinto la guerra decisiva,il mio posto nella sua anima si faceva sempre piùvisibile,più concreto...sarei potuto tornare a dominare il suo mondo,sarei potuto tornare a nascondermi in lui per poter finalmente riprendere a vivere attraverso lui...
"Errore,caro mio,grosso errore...tremendo errore!" mi ripetevo dentro,pensando a quell'essere che tanto mi aveva dato da fare in questi anni..."sei mio,sei di nuovo mio,mi appartieni,mi sei sempre appartenuto..."...volevo vederlo,dovevo vederlo...
Ma a casa sua,nessuna traccia...dagli amici...niente...
Dove poteva essere?
Ad un tratto,mentre vagavo tra le ombre della città,eccolo in compagnia di due ragazze,con il suo bicchiere di vino in mano e la sua consueta postura da "uomo vissuto".Non era cambiato per niente,se non per un paio di baffi che a dire il vero non gli stavano neanche male,ma non gli ho mai fatto un complimento...e quella non sarebbe certo stata la prima volta...
Decisi di seguirlo,a vedere se avrebbe confermato i miei sospetti sul suo conto...se anche fosse riuscito a portarsi a letto una di loro,avrei sicuramente ricevuto un brutto colpo alla mia autostima,quantomeno avrei avuto a che fare con una persona differente da quella che avevo lasciato...e questo mi avrebbe potuto destabilizzare non poco...se avesse avuto laforza per tenermi testa?se avesse avuto i mezzi,acquistati in tutto questo tempo,per potermi eliminare?Avevo bisogno di sapere,dovevo documentarmi,spiarlo,osservarlo,capire...
Ma presto potei tirare un sospiro di sollievo...amiche,solo amiche...era il solito idiota di sempre,per lui non era cambiato molto...il passato lo inseguiva come sempre,il presente gravava sulle sue deboli spalle,il futuro per lui era solo il tempo che doveva trascorrere da lì a poche ore più tardi...
Niente di più che una tranquilla serata al cinema,condita da un'offerta di lavoro allettante (e questo mi seccò non poco...),e una birra al pub...insomma,era già troppo positiva quella serata per lui...non sopporto quando le cose sembrano "girare bene" per lui,perchè si allontana troppo da me,non si predisporrebbe più ad accogliermi...mi sentivo un po' disarmato,anche se il destino ha modi di operare che sfuggono anche alla mia mente elevata di mostro...
Sembrava tutto perfetto,al pub,quand'eccolo imbattersi nelsuo amore perduto...non potevo aspettarmi niente di più perfetto per destabilizzarlo...la sua LEI era con un'amica,e devo dire che mi sembrò sorpresa di vederlo accompagnato ad un'altra...
Lui sembrò dannatamente naturale,e fu in quel momento che decisi di entrare in azione...
Lei iniziò subito con i convenevoli...
"Ciao...chi è quella?"
Non potevo aspettare momento migliore..."digli che è la tua ragazza" suggerii io a mò di serpente tentatore...ma la sua coscienza lo spinse a dire il vero:
"Niente...un'amica..."
Lo sapevo!!!Il solito idiota coglione...tant è che,arrivato a casa,non riusciva a prendere sonno,tormentato dal pensiero della sua LEI e di quello che avrebbe potuto pensare...ad un tratto,dopo l'ennesima sigaretta spenta,si mise a guardare il soffitto,e a domandarsi sottovoce
"dove sta la felicità...dove?quando sarò felice?perchè succede sempre così sotto Natale..."
E fu in quel momento che,poggiando una mano sulle sue spalle,mi rivelai...la sua paura era netta,evidente,le sue parole non essitevano più...chiuse gli occhi per sfuggire allamia presenza,credendo che un qualsivoglia Dio aveva potuto proteggerlo da me...
ERRORE,caro mio,l'ennesimo ERRORE...FATALE ERRORE!!!!